L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si è recentemente pronunciata su alcune pratiche commerciali scorrette in materia di comparazione e preventivazione online, in particolare nei settori finanziario e assicurativo, irrogando sanzioni cospicue.
Una prima pratica ritenuta ingannevole e in contrasto con il Codice del Consumo, consiste nella mancanza di chiarezza, nel contesto del sito dei comparatori online in questione, circa la provvisorietà dei risultati della comparazione stessa. Nello specifico, non veniva adeguatamente chiarito che ogni valutazione sul merito creditizio del singolo cliente è in realtà demandata ai singoli istituti finanziatori, il che può comportare un successivo peggioramento delle condizioni economiche proposte in fase di preventivo.
L’AGCM ha inoltre ritenuto aggressiva e in violazione del Codice del Consumo l’iniziativa di marketing consistente nel proporre al consumatore, in modo insistente, tramite l’utilizzo di pop up automatici, un prodotto assicurativo abbinato a ulteriori servizi, anche se il consumatore ha in un primo momento manifestato la volontà di non acquistare il prodotto stesso. Inoltre, è stata ritenuta aggressiva l’attività di sollecitazione telefonica diretta a consumatori che non hanno espressamente chiesto di essere richiamati, limitandosi unicamente a salvare il preventivo. L’AGCM ha infatti evidenziato che la sollecitazione non richiesta rispetto a un preventivo salvato è idonea a limitare la libertà di scelta del consumatore e costituisce pertanto una forma di pressione illecita.
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